Iniziano i primi freddi, hai messo il cappotto?
Garantire il corretto comfort termico e la giusta temperatura interna alla nostra casa non è solo una questione di impianto di climatizzazione ma soprattutto di limitazione delle dispersioni termiche attraverso la coibentazione le superfici opache disperdenti.
Come fare? È necessario coibentare le pareti senza soffocare la casa, che come organismo vivo ha bisogno di respirare e smaltire i vapori che si producono ogni giorno nelle normali attività domestiche (cucinando, dormendo, lavandosi, giocando…). L’ isolamento termico di un edificio permette di ridurre i costi della climatizzazione (invernale ed estiva), limita dispersioni e ponti termici e assicura eccellenti condizioni di comfort abitativo.
Quali materiali isolanti sono adatti? La scelta dei materiali di coibentazione, per la realizzazione di un cappotto termico esterno o interno, è fondamentale per la corretta traspirabilità delle pareti. E’ necessario utilizzare materiali naturali come il sughero o la fibra di legno tra i materiali vegetali e la lana di roccia o di vetro o il silicato di calcio tra i materiali di natura minerale.
Sughero: ricavato dalla corteccia della quercia, ha buone proprietà isolanti (λ=0,04 W/mK) con un’elevata capacità di accumulo del calore. Può essere utilizzato sfuso come riempimento termoisolante o in pannelli.
Pannelli in fibra di legno: realizzati con residui di segherie, sono principalmente di legno di abete o di pino. Le caratteristiche intrinseche della materia prima assicurano permeabilità al vapore acqueo, ottime capacità di accumulo del calore (con una conduttività termica dello 0,04 W/mK) e proprietà fonoisolanti apprezzabili. La sua frantumazione in fibre conferisce al pannello elevata stabilità ed è per questo che viene spesso utilizzato per l’isolamento del tetto, delle pareti e della facciata.
Lana di vetro e lana di roccia: sono entrambi materiali isolanti a base di fibre minerali con buone proprietà termoisolanti (λ=0,035-0,04 W/mK), buona resistenza all’invecchiamento e stabilità, resistenza ai parassiti e non è putrescibile. I pannelli di lana di vetro e lana di roccia sono utilizzati in tutti i campi di applicazione dell’edilizia, fatta eccezione per le pareti a contatto con la terra e per l’isolamento dei tetti a struttura inversa. L’utilizzo più diffuso è quello dei pannelli isolanti per facciate, come sistema isolamento a cappotto esterno.
Silicato di calcio: i pannelli a base di silicato di calcio sono prodotti con sabbia quarzosa e calce e poi armati con cellulosa, per renderli più stabili. L’elevata porosità del materiale determina una grande capacità di accumulo dell’acqua e proprietà termoisolanti accettabili (λ=0,05-0,07 W/mK). Il silicato di calcio viene utilizzato per il risanamento dei muri umidi a causa della condensa, per l’isolamento interno e l’eliminazione delle muffe e per l’isolamento delle facciate soggette a tutela.
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